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Tribunali Emilia-Romagna > Procedure concorsuali
Data: 09/11/2009
Giudice: Fabrizi
Tipo Provvedimento: Sentenza
Numero Provvedimento: 1306
Parti: Roberta B. / Activa Srl
AZIONARIATO DI DIPENDENTI - RICHIESTA DI AMMISSIONE AL PASSIVO PER IL CONTROVALORE DELLE AZIONI ASSEGNANDE.


Art. 2349 cod. civ.

 

Con un accordo sindacale del 22.2.02 fu convenuto che, a determinate condizioni, ai lavoratori in forza presso la Arquati s.p.a. sarebbero state assegnate azioni ordinarie, da emettersi ai sensi dell’art. 2349 c.c. nel testo all’epoca vigente.

         L’azienda restò inadempiente per il 2002 e per il 2003, finchè non venne ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.

         I lavoratori chiesero di essere ammessi al passivo per il controvalore delle azioni che a ciascuno avrebbero dovuto essere assegnate; ma l’istanza fu respinta; così che essi proposero opposizione allo stato passivo.

         Il Tribunale di Parma ha accolto tale opposizione, ritenendo, innanzitutto, che, essendo maturate tutte le condizioni per il sorgere del diritto all’assegnazione delle azioni vantato dai lavoratori, la successiva dichiarazione di insolvenza della società non ha reso l’esecuzione della prestazione oggettivamente impossibile per un fatto sopravvenuto non imputabile al debitore.

         Ha dichiarato, poi, la natura retributiva della dazione di azioni, siccome correlata al raggiungimento degli obiettivi aziendali, e quindi costituente, in sostanza, un premio di produttività; natura che non viene meno per il fatto che “il piano di assegnazione delle azioni segu(isse) lo schema procedimentale di cui all’art. 2349 c.c.”, in quanto ciò “non muta i termini della qualificazione del diritto”.

         Vero, aggiunge la sentenza, che, secondo il regime fiscale all’epoca vigente (ma la sostanza, in seguito, non è cambiata) “il valore delle azioni attribuite ai dipendenti non concorre a formarne il reddito tassabile”; ma ciò è irrilevante, perché decisivo, circa la natura retributiva o meno di una prestazione patrimoniale concessa al dipendente, è il nesso di corrispettività rispetto alla prestazione lavorativa resa.

         Da qui l’ammissione al passivo per il controvalore nominale delle azioni che avrebbero dovuto essere assegnate, oltre rivalutazione dalla maturazione del credito alla dichiarazione di esecutività dello stato passivo ed interessi fino alla data di deposito del primo piano di riparto utile.